Andrea Beltrami dalla Pallacanestro Martinengo alla Reyer Venezia

05.09.2021

Andrea Beltrami, classe 2006, ha iniziato la sua carriera cestistica nella Pallacanestro Martinengo, successivamente ha calcato il parquet della Bluorobica Bergamo imponendosi come uno dei 25 migliori prospetti italiani della sua età ( vedi qui ). 

Nel 2019 ha vinto con la selezione Lombardia la prestigiosa Sardinia Cup ( vedi qui ) e sempre nel 2019 ha vinto il premio MVP nel 25° Torneo della Befana a Ciriè ( vedi qui ) infine dalla prossima stagione 2021/22 inizierà la sua nuova esperienza con la palla a spicchi nelle giovanili della Reyer Venezia.

Orgogliosi di vedere un ragazzo di Martinengo raggiungere questi obiettivi sulla strada della sua carriera, che ci auguriamo sia lunga e ricca di soddisfazioni, abbiamo realizzato questa mini intervista ad Andrea.

Non ci resta che dire Forza Andrea!!!

INTERVISTA

· Andrea, partiamo dall'inizio! Come nasce l'idea a soli 15 anni di andare a Venezia?

Questa idea è nata da una proposta che Venezia mi ha fatto durante l'estate, avendomi loro già visionato 3 anni fa al torneo Zanatta che si è svolto nell'anno 2018/2019.

· Come si svolgerà la tua giornata tipo alla Reyer, tra allenamenti, scuola e vita privata?

Al momento non ho idea di come si svolgerà la mia giornata, sicuramente sarà divisa in scuola, compiti, allenamenti e poca vita privata.

· Qual è stata l'emozione più grande quando hai visto di persona i luoghi dove vivrai e ti allenerai nei tuoi prossimi anni di carriera?

L'emozione è stata talmente grande che non mi sembrava vera, poter solo pensare di allenarmi e giocare in un palazzetto di serie A1 non è una cosa da tutti i giorni.

· Quali sono i tuoi primi obiettivi per la prossima stagione alla Reyer Venezia?

I primi obbiettivi saranno conoscere i nuovi compagni di squadra e lavorare tanto sui fondamentali per potermi ritagliare uno spazio all'interno della squadra.

· Hai cominciato a giocare nella Pallacanestro Martinengo; hai un pensiero o un ricordo dei tuoi anni in questa società?

Un ricordo che mi porto sempre con me è aver conosciuto i miei compagni di squadra, che poi alcuni sono diventati dei miei amici e che tutt'ora mi sostengono. Un pensiero ed un ringraziamento va anche a Jason e Davide che sono stati i miei primi 2 allenatori e mi hanno sempre spronato ad impegnarmi e dare il meglio.

· Prima dell'approdo alla Reyer Venezia, hai vissuto l'esperienza di giocare nella Bluorobica Bergamo. Puoi raccontarci la tua avventura e cosa ti porterai nel tuo bagaglio di esperienze?

La mia avventura in Bluorobica è iniziata nel 2017 ed è durata 3 anni, in questi anni sono cresciuto sia sulla tecnica ma soprattutto sulla mia mentalità, mi porto dietro tante esperienze fatte con la mia squadra che mi saranno utili per il futuro. Ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto crescere in questi anni in particolare Fabrizio Longano e tutto il suo staff.

· Sono state 2 stagioni difficili a causa del Covid. Come hai vissuto questo periodo a livello sportivo?

Per il primo anno e mezzo non ho potuto fare altro che allenarmi in casa e andare fuori a correre, successivamente Bluorobica ci ha dato la possibilità di allenarci non più individualmente ma come squadra, e verso fine stagione abbiamo fatto un piccolo campionato sia con u15 che u16.

· Come nasce il tuo amore per la Pallacanestro? E qual è stato il tuo idolo cestistico di riferimento?

Il mio amore per la pallacanestro c'è da sempre, mio papà mi portava ogni sabato sera a vedere le sue partite e da lì ho iniziato ad appassionarmi a questo sport. Il mio idolo cestistico di riferimento è sempre stato sin da piccolo Stephen Curry.

· Descriviti come giocatore, pregi e difetti.

Mi ritengo di natura un giocatore dinamico, le doti che penso di avere sono la visione di gioco, il trattamento i palla e l'uno contro uno, mi ritengo un discreto difensore, ma sono consapevole che devo lavorare ancora molto per poterle migliorare ancora di più. La parte su cui devo lavorare e sto lavorando è il tiro e la cosiddetta mano debole.

· Alle tue spalle hai delle persone che credono in te e che ti hanno supportato fin qui nella tua carriera (familiari, allenatori, amici, etc.). Vorresti ringraziare qualcuno in particolare?

Vorrei ringraziare in primis mio padre perchè ogni giorno mi sprona e crede sempre in me, voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato in questi anni durante la mia crescita, gli allenatori ed i compagni di squadra. Ringrazio anche tutta la Pallacanestro Martinengo che mi ha dato la possibilità di poter coltivare il mio sogno.

· A 15 anni sognare non è vietato! Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto ma penso un po' quello di tutti è quello di trasformare la mia passione in una professione.